Il concerto del Pianto


Tetralogia sia, ancora nel segno di Elgar. Stavolta, però, raccontiamo un dramma. Quello dell'amore appassionato e tristissimo fra il pianista e direttore (meglio in quest'ultima veste, a parer nostro) Daniel Barenboim, ora un energico e instancabile settantacinquenne, e la bella violoncellista Jacqueline du Pré, una delle più grandi virtuose di questo strumento. 

I due si conobbero poco più che ventenni la notte di San Silvestro del 1966, si innamorarono e si sposarono a Gerusalemme, davanti al Muro del Pianto, nel 1967. Scelta a suo modo tragica: il pianto, infatti, avrebbe coronato quella che aveva tutta l'aria di iniziare come una bella favola. Al periodo d'oro del loro amore, e sodalizio artistico, risale questo struggente concerto per violoncello di Elgar, registrato a Filadelfia fra il 27 e il 28 novembre 1970, che non si può ascoltare senza spendere qualche lacrima. 

Le ombre, infatti, iniziarono ben presto a calare: già nel 1971 la Du Pré intrecciò una relazione con il marito della sorella Hilary, il direttore d'orchestra Christopher Finzi, al culmine di una crisi che la tenne per lungo tempo lontana dai teatri. Due anni dopo, il colpo fatale: si ammalò di una forma progressiva di sclerosi multipla che l'avrebbe portata prima a perdere sensibilità agli arti (fu costretta a smettere di suonare fra atroci sofferenze fisiche e psicologiche), poi alla morte nel 1987, ad appena 42 anni. E Barenboim? Ormai era stabilmente in coppia con la giovane pianista russa Elena Dmitrievna Bashkirova. 






Commenti

  1. Quando non conoscevo i risvolti sentimentali della storia fra Barenboim e la Du Pré, ho continuato a immaginarmela come una delle più belle storie d'amore, per quanto triste, che conoscessi. Peccato... La sua interpretazione di Elgar però è meravigliosa. La musica ha anche il potere di immortalare i momenti più intensi della vita, al di là delle cadute di ogni comune mortale. E questo è privilegio di pochi

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