Buon anno con Schiassi



Il modo migliore per accogliere ogni giro di calendario è non dimenticarsi che il tempo è vischioso, e che i giorni e gli anni cambiano senza accorgersi di cambiare. Domani, dunque, sarà come oggi, al di là degli accidenti che, per l'appunto, sono solo accidenti. Per il momento accontentiamoci di fare un immancabile tuffo nel Barocco, deliziosa stagione musicale di cui molti sembrano ricordarsi soltanto a Natale e dintorni. Retorica e scontata la scelta dell'epoca, un po' meno quelle dell'autore e degli interpreti: al 1962 risale questa bella esecuzione della rapida "Sinfonia pastorale per il Santissimo Natale" di Gaetano Maria Schiassi, nato nel 1698 a Bologna e morto a Lisbona nel 1754, quando Bach era passato da poco a miglior vita, Haendel trascinava in cecità gli ultimi scampoli di esistenza, il piccolo Mozart aveva appena tre anni e il mondo si preparava al suo primo conflitto su scala planetaria, la guerra dei Sette anni. Cultore del violino al pari dei più noti Torelli e Corelli, il buon Schiassi -con cui vi auguriamo buon anno- merita un interprete d'eccezione: qui il virtuoso ungherese Tibor Varga, uno dei massimi musicisti del secolo scorso. Su cd, consigliamo la raccolta natalizia del Collegium Mozarteum di Salisburgo con J. Geise direttore, uscita nel 1995 per Arte Nova. 






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