13 dicembre 1953: Italia-Cecoslovacchia 3-0



Vi siete mai chiesti che sapore ha il tempo? Una risposta potreste trovarla fra i "tesori sepolti" dell'etichetta Westminster, che negli anni del secondo dopoguerra spopolava fra i musicofili in Usa, dove fu fondata nel 1949, ed Europa. Ad esempio in questo"Canto della notte" condotto da Hermann Scherchen alla testa della Vienna State Oper Orchestra nel 1953. Incredibilmente (a meno che non mi sbagli) non compare nel cofanetto DG Westminster legacy uscito tre anni fa, nonostante -a nostro modesto parere- sia una delle esecuzioni della M7 più riuscite e commoventi di sempre. Mentre il mondo si riprendeva e si leccava le ferite, qui ripiombiamo nell'abisso della disperazione. Era il tempo della "legge truffa", della conquista dell'Everest e dell'inizio della rivoluzione castrista a Cuba. In Urss moriva Stalin e alla guida del Pcus saliva Nikita Kruscev. Intanto a Roma si inaugurava lo Stadio Olimpico, che sette anni più tardi sarebbe diventato teatro di molte gare della XVII Olimpiade, e la Rai da Genova trasmetteva la prima telecronaca di un match degli Azzurri: Italia-Cecoslovacchia 3-0, proprio in un gelido 13 dicembre. Reti di Cervato, Ricagni e Pandolfini su rigore. 
foto www.beppechiappella.com









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