Il sereno Bernard


Quando si dice le leggende. Fa specie che ancor oggi, alle soglie dei 90 anni (è nato ad Amsterdam nel 1929, quasi otto mesi prima del giovedì nero di Wall Street), il sereno Bernard Haitink trovi ancora l'energia -ma come farà, con quattro mogli?- per scolpire quella che potrebbe diventare una nuova, interessante integrale di Anton Bruckner. Dopo la bella Quinta, ecco la più enigmatica ma fascinosissima Sesta, sempre alla guida della Radio Bavarese, ormai sua orchestra d'elezione. Nel frattempo, c'è stato spazio anche per una Mahler 3, che non è certo una passeggiata fra i boschi intorno a Monaco. Tre opere relativamente vicine nel tempo, una per decennio degli ultimi tre del XIX secolo: del 1876 Bruckner 5, contemporanea ma per nulla assimilabile all' "Après-midi d'un faune" del simbolista Mallarmé, poemetto in parole reso in musica da Debussy. Del 1881 è B6, mentre a Milano uscivano presso Treves "I Malavoglia" di Giovanni Verga. Due sinfonie autunnali, da ascoltare e meditare in questi primi freddi. Alla metà dei Novanta, contemporanea alla morte di Bruckner, è invece l'innovativa Terza di Mahler, la sinfonia-mondo per eccellenza. Va da sé, Haitink in questo repertorio non si discute: è forse il direttore vivente che ci ha lasciato il maggior numero di registrazioni di questi maestri della sinfonia "mittel". Tutte bellissime, condotte con passione, coerenza e rigore. Da manuale, con buona pace dei molti che cercano il genio a tutti i costi. Sembra ieri il concerto del 22 agosto 2007, con un Haitink in splendida forma a condurre il Rco in una maratona bruckneriana come l'Ottava. Già quasi 80 anni allora, eppure mai un calo di tensione, mai una battuta lasciata fuori dalla bacchetta, mai una nota vagante. Tutto rientra immancabilmente in un ordine e in una compattezza che hanno, a tratti, dell'oltreumano. Del resto, chi ha avuto la fortuna di ascoltare e osservare il Maestro dal vivo (io l'ho avuta ai Proms qualche anno fa, con un programma brahmsiano eseguito splendidamente), sa di cosa stiamo parlando. 







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