Il Mahler di Bamberga

Bamberga è una graziosa cittadina bavarese di 70mila anime. Più o meno la metà di Monza, poco più piccola di Sesto San Giovanni e Busto Arsizio. Con la differenza che ospita un'orchestra molto attiva, che in questi mesi sta festeggiando i suoi primi 70 anni. Un bel cofanetto antologico della Dg celebra la ricorrenza con le incisioni più memorabili (parliamo di direttori del calibro di Leitner, Horenstein, Jochum, Eschenbach, Sinopoli, Kempe, Kertész, Sawallisch, Stein, Suitner, Wand, Keilberth, Krauss, Lehmann, Sanderling, Rowicki). Ma la sorpresa più grande di questi anni si chiama Jonathan Nott, direttore inglese classe 1962. Partito in sordina per un ciclo di Mahler in (casuale?) contemporanea con il ben più blasonato Gergiev e la ben più accreditata London Symphony, è riuscito nel miracolo lasciandoci nove sinfonie tutte da scoprire e gustare, registrate per Tudor e disponibili sia in cd singoli, sia in cofanetto. Senza dubbio uno dei migliori cicli del nuovo secolo, a cui di recente si è aggiunto anche un DLvdE non male. Anzi, due, perché nel frattempo Nott è stato ingaggiato dalla Sony per un Canto della terra a voce singola con Kaufmann e i Wiener (un unicum discografico). Qui una splendida M5 ai Proms del 2013. 




Commenti

Post più popolari