Un fiore spezzato





La storia finisce una notte di fine marzo, sulla Flaminia, chilometro sette. Era il 1974 e in un attimo il destino si portò via Dino Ciani, orribilmente decapitato dalle lamiere della sua automobile sportiva. Aveva appena 32 anni ed era uno dei pianisti più amati della sua generazione. Che poi è anche quella di Maurizio Pollini, Radu Lupu, Martha Argerich, Maria Joao Pires, Daniel Barenboim. Una stirpe eletta, straordinaria, quella degli anni '40. Ironia della sorte, Dino portava lo stesso nome di un altro artista sfortunato e sublime, il rumeno Dinu Lipatti, morto alla stessa età un quarto di secolo prima. Pochi mesi avanti, Ciani aveva incantato il pubblico milanese con una delle rarissime esecuzioni integrali dal vivo dei Notturni di Chopin. "Un'operazione culturale", aveva detto alla folla del Piccolo. E anche un po' un testamento, sappiamo noi oggi.

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