La Finlandia (e la Russia) a Milano



La recentissima apparizione a Milano, per la rassegna Mito, del 38enne, satiresco direttore finlandese Mikko Franck, alla guida dell'Orchestra romana di Santa Cecilia di cui è ospite principale, ha riportato sotto la Madonnina un'autentica atmosfera nordica che non si respirava da tempo. Il lunghissimo concerto del 5 settembre ha allineato tre capolavori notissimi e una prima italiana. Nell'ordine: l'indiscutibile Sibelius di Finlandia, seguito dal raro Concerto per cello n.2 "Towards the horizon" di Einojuhani Rautavaara, musica dei tempi della Crisi suonata -straordinariamente- dal cellista Truls Mork a cui la composizione, del 2009, venne dedicata. La seconda parte è stata occupata da una brillantissima Tchaikovsky 5 di circa 51 minuti, completata da un riuscito Valse triste sibeliano come bis. Da Sibelius a Sibelius, quindi, ma la domanda che ci si poneva nel mezzo della sala gremita riguardava piuttosto la Quinta di Tchaikovsky. Qual è, se una ce n'è, la migliore edizione di sempre? Il sottoscritto non ha dubbi: in un panorama davvero sterminato (praticamente tutti i grandi direttori e tutte le grandi orchestre ce ne hanno lasciato almeno una registrazione), la mia scelta va a Eugeny Mravinsky e ai suoi Leningrader. Il perché è tutto nel video.







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