Bruckner is heaven, un confronto sulle strade del cielo



Aguzzate l'udito, perché la musica non è mai la stessa. E c'è una profonda differenza tra un bravo artista e un genio.
Ecco un impietoso raffronto.
Stessa straordinaria orchestra, i Muenchner; stesso finale della stessa sinfonia, la solenne Bruckner 4 "Romantische"; 20 anni di distanza.
Due direttori.
Da una parte (2013) il pur bravo Christian Thielemann, uno dei maestri più acclamati di oggi (sic).




Dall'altra (1993) uno dei geni di sempre, il dispotico, ultraterreno Sergiu Celibidache.
Ovvero come trasformare un finale in un'esperienza indimenticabile.
Un misterioso cadenzato degli archi ci conduce in cielo, laddove l'impastato e gigionesco Thielemann, pur facendo bene il compitino, resta ancorato alla terra. Ma Bruckner è Paradiso, e Celi lo aveva capito.

A voi il confronto.



Vi piace? Sentite il maestoso finale dell'Ottava, in cui si distinguono addirittura gli strepiti del furioso direttore che guida i suoi orchestrali sulle strade del cielo.



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