Il Bruckner "naturale" di Kabasta

Chi volesse immergersi nell'atmosfera più autentica della vecchia Mitteleuropa non ha che da ascoltare l'antico Bruckner di Oswald Kabasta. Ben lontano dall'ampio respiro delle cattedrali sonore dei direttori successivi, culminato nelle incredibili scelte di tempi di un Celibidache, Kabasta, che nacque alla fine del XIX secolo (1896, coetaneo di Eugenio Montale) e morì appena finita la Seconda guerra mondiale, nel febbraio del '46, ebbe un feeling particolare con la grande sinfonica.  Non abbiamo ricordato "Celi" per caso: infatti anche Kabasta, proprio come il geniale ed eccentrico rumeno, diede il meglio con i Muenchner Philharmoniker. Ma come suona diversamente l'orchestra! Al netto del quasi mezzo secolo di distanza fra le due direzioni (che non è poco) e dell'enorme differenza tecnica di registrazione e riproduzione del suono (che non è poco), rispolveriamo la mitica "Romantica" del 30 giugno 1943, e rituffiamoci in quegli anni in cui eseguire Bruckner era naturale, senza bisogno di meditazioni o giardini Zen.  Su Youtube, invece, possiamo apprezzare alcuni passaggi dell'incompiuta Nona.   
Arkadia CD 78527

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