Peppino, gli anni di piombo e Mahler


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Nel quarantesimo anniversario dell'assassinio di Peppino Impastato riproponiamo una scena del film "I cento passi" in una luce "musicale". Scoprendo un'eco mahleriana. 

Molti musicofili, rivedendo "I cento passi" (2000) di Marco Tullio Giordana, che ricorda il martirio di Peppino Impastato di cui oggi cadono i 40 anni esatti, noteranno soprattutto l'inimitabile "A whiter shade of pale", capolavoro dei Procol Harum datato 1967, noto in Italia anche grazie alla (più pallida) cover "Senza luce" dei Camaleonti. 
Saranno senz'altro di meno quelli che fra le pieghe della pellicola rintracceranno un'eco mahleriana. Che però è ben presente. Nella casa-studio di Stefano Venuti, pittore-militante che iniziò Peppino al comunismo e che gli restò accanto fino alla vigilia dell'esecuzione, risuona "Urlicht" (La luce primitiva), quarto movimento della monumentale sinfonia "Resurrezione" di Gustav Mahler, un monologo per soprano tratto dal ciclo del Corno magico (Des knaben Wunderhorn). 
La seconda sinfonia di Mahler, composta tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta dell'Ottocento, è una delle più apprezzate ed eseguite del maestro, la prima in cui il compositore boemo introduce la voce umana. Negli anni Sessanta del secolo scorso ci fu una vera e propria riscoperta e rivalutazione dell'intero lascito sinfonico di Mahler, che divenne ben presto, a torto o a ragione, una bandiera di quelle élite intellettuali che volevano guidare le masse verso un mondo nuovo. Un ruolo importante fu quello di Leonard Bernstein, che insieme a Bernard Haitink, a Rafael Kubelik e a pochissimi altri si cimentò nell'impresa di un'integrale mahleriana di valore. 
In Italia il "culto" di Mahler arrivò un po' più tardi, negli anni di piombo, nel cui clima si colloca la tragedia di Impastato.

Qui una splendida interpretazione di Janet Baker, con Lenny Bernstein e la London Symphony.

UrlichtLuce primigenia
O Ròschen roth!
Der Mensch liegt in gròsster Noth!
Der Mensch liegt in gròsster Pein!
Lieber mòcht'ich in Himmel sein.
Da kam ich auf einem breiten Weg;
Da kam ein Engelein und wollt mich abweisen;
Ach nein! Ich liess mich nicht abweisen.
Ich bin von Gott und will wieder zu Gott!
Der liebe Gott wird mir ein Lichtchen geben,
Wird leuchten mir bis in das ewig selig Leben!
O rossa rosellina!
L'uomo è nella più grande miseria!
L'uomo è nella più grande pena!
Preferirei essere in ciclo.
Allora ho preso una larga strada;
Allora è venuto un angioletto e mi voleva respingere.
Oh no, non mi sono lasciato respingere.
Io sono di Dio e a Dio voglio tornare!
Il buon Dio mi darà un lumicino
che mi farà luce fino all'eterna vita beata!

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