Is Andris Nelsons a great brucknerian? Or not?



La domanda che ci poniamo dopo un lungo silenzio è semplice: è Andris Nelsons un grande bruckneriano? O no? A noi pare di no, nonostante la fantastica orchestra che ha fra le mani (lo stesso Gewandhaus di Lipsia che con Masur e Blomstedt ha fatto cose egregie, e che proprio in questi giorni festeggia, udite udite, i 275 anni di attività!), e nonostante l'etichetta blasonata (la gialla Dg) che ha scommesso su di lui per un nuovo, forse non necessario ciclo sinfonico del religiosissimo compositore austriaco in cui ogni opera è (felicemente) accompagnata da una più breve pagina wagneriana. Per ora sono uscite solo due tappe: la Terza -la sofferta Wagner, forse la prima sinfonia veramente compiuta di Bruckner che la rivisitò continuamente dal 1873 al 1891- e la Quarta -l'evocativa Romantica, risalente al 1880 ma revisionata fino all'88-, ma nessuna delle due ci è rimasta particolarmente impressa né nella mente, né nel cuore. Per le pagelle definitive aspettiamo la Settima, prevista per inizio aprile, e intanto godiamoci i trailer da Youtube, che sono comunque un bel sentire. 











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