Un kapellmeister tutto speciale



Ricordate Wolfgang Sawallisch? Il kapellmeister bavarese che non ebbe molti peli sulla lingua quando si trattò di bacchettare gli "impreparati" maestri scaligeri, che lo fecero pure socio onorario? Ebbene, a cinque anni dalla sua scomparsa, avvenuta all'inizio del 2013, si può senz'altro affermare che sia stato uno dei migliori interpreti del sinfonismo mitteleuropeo: se non altro uno dei più continui. Come Karl Boehm, raramente sbagliava una lettura, e se non ci ha quasi mai lasciato nulla di geniale, senza dubbio ha allineato una lunga serie di esecuzioni gradevoli e a tratti anche emozionanti. Qui lo sentiamo in una rigorosa Grosse di Schubert alla testa dei Wiener Philharmoniker: lo vediamo dirigere con gioia e serenità una delle sue compagini predilette. Ma è con l'altra formazione della capitale austriaca, i Symphoniker, che ci ha lasciato una splendida integrale sinfonica di Johannes Brahms, a nostro giudizio più bella ancora che la meno rara esecuzione con la London PO. 




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